Dallo studio è emerso che è il gomito l’articolazione più soggetta ad infortunio, coinvolgendo prevalentemente i tendini degli estensori del polso, comportando quello che si chiama il “gomito del tennista” (epicondilite). Le cause principali sono legate alle stesse caratteristiche del padel: la tipologia di racchetta che genera un rimbalzo differente alla racchetta da tennis andando a creare sollecitazioni continue ai tendini, le caratteristiche del campo che portano ad effettuare movimenti più rapidi e l’alto numero di colpi over head che creano sofferenza al gomito. Nel dettaglio secondo il gruppo di lavoro, il motivo principale che porta il gomito ad essere maggiormente suscettibile a lesione è l’alta richiesta muscolare dovuta a continue contrazioni eccentriche che si verificano dopo aver colpito la palla per rallentare il movimento. Questo porterebbe grande stress a livello tendineo.
Inoltre, come nella stragrande maggioranza degli sport non da contatto, le lesioni sono spesso il risultato di movimenti ripetitivi che creano sollecitazioni continue. Lesioni alla spalla, come tendiniti e borsiti, sono frequentemente riportate tra i giocatori di padel. Anche le lesioni agli arti inferiori, come distorsioni capsulo-legamentose a ginocchia e caviglia, sono comuni tra gli atleti di padel.
Le collisioni con muri o altri giocatori sono un’altra causa comune di infortuni nel padel. Durante il gioco, i giocatori possono entrare in contatto con il muro o con altri giocatori, aumentando il rischio di lesioni da impatto. Queste lesioni possono coinvolgere diverse parti del corpo, come spalle, gomiti e schiena.
Riprendendo l’articolo olandese del 2023, andiamo a vedere altri aspetti interessanti sulle lesioni nel padel. Il sesso più colpito risulta quello maschile: questo non è legato a un fattore di genere, ma per il semplice fatto che a praticarlo di più sono appunto, i maschi. Altro aspetto interessante sono la gravità, la prevalenza e l’incidenza degli infortuni. La gravità degli infortuni andrebbe da leggera a moderata, considerando però che il 50% dei giocatori che si infortuna, necessita di più di un mese per tornare a giocare. Sappiamo inoltre che in termini statistici, si verificano in media 8 infortuni ogni 1000 ore di gioco. Dato apparentemente poco importante, ma che diventa fondamentale in ambito di prevenzione.